In Medicina Complementare è più corretto parlare di “insonnie” piuttosto che di insonnia per sottolineare come questi quadri siano in realtà differenti fra loro. Generalizzando, i disturbi del sonno sono di tre tipi: difficile addormentamento, risvegli notturni/sonno leggero, risveglio anticipato. In pochi sanno che il riposo notturno è fondamentale non soltanto per il benessere fisico ma soprattutto per la riorganizzazione mentale delle esperienze quotidiane ai fini della crescita psichica ed emotiva personale. È quindi proprio vero che la “notte porta consiglio”. Ed è di conseguenza vero che dormire male conduce a dei disturbi non indifferenti psico-fisici soprattutto quando l’insonnia è cronica e ancora di più quando è controllata artificialmente da farmaci “sonniferi”. La comprensione del tipo di insonnia e del tipo di paziente che si ha di fronte è quindi fondamentale per correggere la causa di questo disturbo. L’obiettivo è rendere il paziente libero da farmaci per il controllo del sonno oppure ottenere un riposo di qualità con un aiuto farmacologico minimo o al bisogno.